La Soprintendenza >>

Cassetta dei tesoriLa legge 22 dicembre 1939 n. 2006, pubblicata nel gennaio del 1940, istituì il servizio di “vigilanza“ sugli archivi non statali quale compito istituzionale dell’Amministrazione archivistica a fianco, ma in forma autonoma, al compito della loro “conservazione”.

L’art. 1 di quella legge affidava, infatti, allo Stato (Ministero dell’Interno) il compito di esercitare la vigilanza sugli archivi degli enti parastatali, ausiliari dello Stato (Comuni e Province), delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, degli istituti di credito di diritto pubblico, delle associazioni sindacali, sugli archivi privati. Per il servizio di vigilanza la legge istituì apposite Soprintendenze archivistiche, distinte dagli Archivi di Stato, con il compito esclusivo di esercitare la vigilanza sugli archivi non statali.

Per la prima volta una legge italiana enunciava il principio, seguito dai legislatori di altri Paesi, che tutti gli archivi o appartengono allo Stato o sono soggetti alla vigilanza da parte dello Stato.

Le Marche erano comprese nella circoscrizione della Soprintendenza archivistica di Roma che aveva giurisdizione sul Lazio e sull’Umbria (art. 3, tabella C della legge).

La pratica applicazione della legge nel settore della vigilanza sugli archivi comunali fu iniziata gradualmente, dopo il periodo bellico e la crisi postbellica, a partire dal 1950. La circolare del Ministero dell’Interno n. 8902. 5/ 80271 (127) del 14.04.1950 dettò alle Soprintendenze minuziose istruzioni per le ispezioni dando, praticamente, avvio all’attività ispettiva e di ricognizione del materiale documentario esistente presso i Comuni. Successivamente la legge 340/1953 completò la legislazione del ’39 stabilendo che, oltre ad essere le Soprintendenze archivistiche uffici autonomi rispetto agli Archivi di Stato, le cariche di Soprintendente archivistico e di Direttore dell’Archivio di Stato fossero sempre esercitate da funzionari diversi.

Per Roma, e quindi per le Marche, le cariche predette (Direttore dell’Archivio di Stato di Roma e Soprintendente archivistico per il Lazio, l’Umbria e le Marche) erano già state divise dal maggio 1950. Da quest’ultima data all’inizio del 1954 risultano ispezionati da personale della Soprintendenza 65 archivi comunali, secondo i risultati delle ispezioni pubblicati dal Ministero dell’Interno.

Negli anni successivi l’attività della Soprintendenza archivistica si intensificò tanto che nel 1960 risultavano ispezionati tutti gli archivi comunali delle Marche almeno una volta e molti di essi anche una seconda volta, anche grazie alla collaborazione di dipendenti dell’Archivio di Stato di Ancona. Durante tali ispezioni si dovette prendere atto di una serie di scarti abusivi verificatisi in diversi comuni marchigiani, soprattutto nel Pesarese, e in tale occasione la Soprintendenza fu costretta a sporgere denuncia all’Autorità giudiziaria.

Nel 1963 il d.p.r. 1409 del settembre di quell’anno aumentò il numero delle Soprintendenze archivistiche, diminuendone la circoscrizione territoriale. Una nuova Soprintendenza fu istituita in Ancona per gli archivi non statali delle Marche e nel 1964 ricevette da quella di Roma, la cui circoscrizione era stata ridotta al solo Lazio, il carteggio d’ufficio relativo al territorio marchigiano.

Dalla fine del 1963 l’Istituto marchigiano ha svolto una notevole attività di vigilanza sugli archivi di enti pubblici, ha realizzato restauri, inventari, ha emesso dichiarazioni di notevole interesse storico ed ha regolato la consultazione degli a rchivi da parte degli studiosi.

Il D.P.C.M. 29 agosto 2014, n. 171 (Regolamento di organizzazione del Ministero) ha riunito in un solo istituto l'ex Soprintendenza archivistica per le Marche e l'ex Soprintendenza archivistica per l'Umbria, istituendo la nuova Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche, con sede in Ancona. La vigilanza sugli archivi non statali umbri è svolta dall'ufficio di Perugia.

Per approfondire: home-logo-nuovo


Cronologia dei Soprintendenti archivistici per le Marche

  • Elio Lodolini, 1963-1965 (ad interim)

  • Lucio Lume, 1965-1972

  • Bandino Giacomo Zenobi, 1972-1973

  • Anna Maria Corbo, 1973-1977

  • Pio Cartechini, 1977-1979

  • Bandino Giacomo Zenobi, 1979-1983

  • Valeria Cavalcoli, 1983

  • Alessandro Mordenti, 1983-1984 (ad interim)

  • Mario Vinicio Biondi, 1984-2004

  • Maria Palma, 2004-2008

  • Luigi Londei, 2008-2009

  • Mauro Tosti Croce, 2009-2012

  • Luisa Montevecchi, 2012–2015


Cronologia dei Soprintendenti archivistici dell'Umbria e delle Marche

  • Mario Squadroni, 2015 - in attività