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Il salvataggio dell’archivio di deposito del Comune di Norcia

Il recupero, salvataggio e messa in sicurezza dell’archivio di deposito prodotto dal Comune di Norcia è stato condotto ai limiti delle possibilità di azione su documentazione rimasta incastrata sotto le macerie. Le carte, che erano conservate in un capannone industriale parzialmente crollato durante le scosse di terremoto verificatesi nel mese di ottobre 2016, sono state trasferite presso la Sezione di Archivio di Stato di Spoleto; il trasferimento del materiale archivistico da Norcia a Spoleto è stato realizzato dall’Esercito Italiano con tre eurocargo che hanno effettuato 6 viaggi. Il primo tempestivo intervento, che ha salvato letteralmente le carte, è stato quello di coprire il capannone con teli per salvaguardare la documentazione dagli agenti atmosferici.

Le operazioni vere e proprie di recupero e trasferimento degli atti dirette da Mario Squadroni, allora Soprintendente, e da funzionari della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche-Ufficio di Perugia e realizzate anche con l’impegno dell’Amministrazione comunale, sono iniziate il 21 dicembre e sono terminate il 24 dicembre 2016. A tali operazioni ha partecipato anche Rita Chiaverini di Norcia facente parte del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e poi del Centro Operativo Avanzato Regionale (C.O.A.R.).

Per liberare le carte dalle macerie gli ingegneri dei Vigili del fuoco hanno predisposto un progetto per renderne possibile il recupero; le operazioni sono state effettuate con l’utilizzo di una autogru speciale di enormi dimensioni che ha permesso sia di rimuovere le macerie sia di recuperare gli atti che venivano portati a terra mediante una apposita gabbia in ferro.

Una volta a terra i registri, i faldoni, le carte sciolte e i contenitori dei progetti venivano accuratamente raccolti e posti sui pallets per essere caricati sugli eurocargo. Si sottolinea la cura e l’attenzione con le quali gli operatori maneggiavano i documenti. Le carte recuperate coprono un arco cronologico che va dal 1950 fino al 2010 circa con alcuni precedenti del secolo XIX e degli anni ’30-’40 del Novecento. L’archivio ha una consistenza di circa 5.500 pezzi per circa un chilometro di scaffalature. Si tratta di atti relativi alle serie archivistiche dei Protocolli, del Carteggio amministrativo con carte concernenti i lavori pubblici, la leva, i concorsi, la sanità e l’igiene pubblica, l’assistenza, lo stato civile, l’anagrafe, l’istruzione pubblica, la polizia urbana e rurale, le pratiche di pensioni militari e di sussidi. Vi sono carte dell’Ufficio elettorale, Verbali della commissione elettorale mandamentale, Liste elettorali dei comuni del mandamento; carte dell’Ufficio tecnico, dell’Ufficio ricostruzione, dei Servizi sociali, e Atti contabili inerenti le entrate e le uscite. Dalla descrizione fatta si può evincere l’importanza del recupero di queste carte che se fossero andate distrutte, e si è stati veramente ad un passo dalla possibilità che ciò accadesse, avremmo perso molta della memoria dei fatti avvenuti a Norcia per circa 60 anni a partire dal secolo scorso fino agli inizi dell’attuale; si sottolinea che tra le carte salvate vi sono anche quelle relative al terremoto del 1979.

L’archivio dopo il trasferimento presso la Sezione di Archivio di Stato di Spoleto è stato sistemato su scaffalature idonee; si sottolinea l’impegno dei colleghi Luigi Rambotti, Maria Paola Bianchi, Paolo Bianchi, Floriana Cantafio, Simonetta Mancini, Maria Samuela Maran e Paola Orfei della Sezione stessa.

 

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