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Corso Garibaldi, 185 (06123)
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Soprintendenza archivistica per l'Umbria

 

La Soprintendenza archivistica per l'Umbria è stata sostituita dalla

Soprintendenza archivistica e Bibliografica dell'Umbria e delle Marche

 

 

Dall'11 dicembre 2014 è in vigore il D.P.C.M. 29 agosto 2014, n. 171, recante il nuovo regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell'articolo 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89. (14G00183) (GU n. 274 del 25-11-2014 ).

Con il suddetto decreto è stata istituita la Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche con sede in Ancona, che riunisce in un unico istituto le competenze delle due precedenti Soprintendenze archivistiche, quella per l'Umbria e quella per le Marche.

 

Il nuovo istituto opera sulla base del Codice dei beni culturali e dei regolamenti organizzativi del Ministero. Esercita la tutela e la vigilanza sugli archivi degli enti pubblici non statali e su quelli privati dichiarati di particolare interesse storico ai fini della loro salvaguardia e valorizzazione.

 

Tempi procedure

Di seguito i diversi procedimenti e la relativa tempistica.

Procedimento

Termine
(in giorni) 

Autorizzazione all'eliminazione atti inutili

60

Autorizzazione al trasferimento di complessi archivistici vigilati

60

Custodia coattiva di beni culturali

90

Autorizzazione ad acquisire in comodato beniculturali di privata proprietà e in deposito beni culturali appartenenti ad enti pubblici

90

Autorizzazione prestito beni mobili per mostre e esposizioni sul territorio nazionale o all'estero

90

Dichiarazione dell'interesse culturale di archivi o singoli documenti

120

Esportazione di archivi e/o singoli documenti

40

Nomina ispettori archivistici onorari

90

Collaborazione volontaria presso istituti archivistici

65

Certificazione, ai fini della detraibilità dalle imposte dirette, del carattere necessario e della congruità delle spese per interventi conservativi sui beni culturali

90


Collaborazioni 2012-2014

 

Si rendono pubbliche le informazioni relative ai contratti e lettere di incarico redatti dalla Soprintendenza archivistica per l'Umbria con collaboratori esterni.

 

 

 

COLLABORAZIONI E INCARICHI ESTERNI 2012-2013-2014

Nominativo

Tipo di contratto

Oggetto dell'incarico

Finanziamento

Importo progetto

Data inizio

Data fine

Memorie di carta ditta individuale Affidamento diretto Restauro di pergamene dell'archivio comunale di Città di Castello Programmazione Ll.pp. 2011

8.772,50

07/02/2012

07/06/2012

Coop Archiv.UM

Lavori in economia - affidamento diretto
Precatalogazione Archivio storico THYSSENKRUPP Acciai Speciali - Terni

8 x mille anno 2010

19.375,30

02/04/2012

30/04/2013

Valeria Sabbatucci

Lavori in economia - affidamento diretto Scarto atti inutili Archivio THYSSENKRUPP Acciai Speciali - Terni 8 x mille anno 2010

19.258,40

02/04/2012

30/04/2013

Vladimiro Coronelli

Lavori in economia - affidamento diretto

Riordinamento e schedatura Archivio storico THYSSENKRUPP Acciai Speciali - Terni

8 x mille anno 2010

19.689,52

02/04/2012

30/04/2013

Cristiano Carmi

Lavori in economia - affidamento diretto

Inventariazione informatizzata e redazione introduzioni storico istituzionale e archivistica Archivio storico THYSSENKRUPP Acciai Speciali - Terni

8 x mille anno 2010

19.544,54

02/04/2012

30/04/2013

Restauro San Giorgio Sas Affidamento diretto Restauro di registri pergamenacei dell'archivio storico della Diocesi di Orvieto Programmazione Ll.pp. 2011

4.636,72

12/04/2012

19/06/2012

Coo. be. c. Lavori in economia - affidamento diretto Disinfezione e restauro carte archivio Colonia agricola Manzolini Programmazione Ll.pp. 2010

955,00

26/06/2012

25/09/2012

Mario Lucio D'Arrigo Affidamento diretto Condizionamento, schedatura e versamento in Sigecweb di lastre fotografie archivio Moretti Caselli 8 x mille anno 2010

2903,60

01/09/2012

30/12/2012

Vittorio Angeletti Lavori in economia - affidamento diretto cpreunitario di Montone Cap. 7675 e. f. 2012

2.500,00

01/10/2012

15/11/2012

Eleonora Giovagnoli Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione archivio storico preunitario di Gualdo Tadino Cap. 7675 e. f. 2012

2.500,00

01/10/2012

15/11/2012

Metalli S.r.l. Affidamento diretto Riproduzione lastre fotografiche archivio Moretti Caselli Programmazione Ll.pp. 2011

2.884,64

12/10/2012

14/11/2012

Alioth Servizi generali S.r.l. Affidamento diretto Spolveratura e trasferimento dell'archivio dell'Istituto magistrale Borghi di Assisi Programmazione Ll.pp. 2011

5.000,00

15/10/2012

15/11/2012

Francesca Piantoni Lavori in economia - affidamento diretto Ordinamento e inventariazione archivio parrocchia S. Maria Assunta di Otricoli Cap. 7675 e. f. 2012

2.800,00

03/12/2012

31/03/2013

Eleonora Giovagnoli Lavori in economia - affidamento diretto Inventariazione informatizzata archivio notarile mandamentale soppresso di Umbertide conservato presso l’archivio storico di Umbertide Cap. 7675 e. f. 2012

2.700,00

02/01/2013

02/03/2013

Francesca Moriconi Lavori in economia - affidamento diretto Archivio storico della Camera di commercio: elenco di consistenza degli atti conservati presso il deposito di San Sisto Cap. 7675 e. f. 2012

1.250,00

01/03/2013

30/04/2013

Mario Lucio D'Arrigo Lavori in economia - affidamento diretto Archivio storico della Camera di commercio: elenco degli atti, conservati presso il deposito di San Sisto, da sottoporre allo scarto Cap. 7675 e. f. 2012

1.250,00

01/03/2013

30/04/2013

Laura Andreani Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione archivio della parrocchia di S.Maria della Stella in Cattedrale di Orvieto Cap. 7675 e. f. 2013

3.200,00

07/01/2014

30/04/2014

Coo.be.c soc. coop a r.l. Procedura negoziata Spolveratura e trasferimento archivio famiglia Conestabile della Staffa e archivio dr. Marsilio Magnini Cap. 3120 e.f.  2012

4.597,80

10/01/2014

25.02.2014

Coop Punto DOC Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione archivio storico comunale e fondi aggregati di Calvi dell'Umbria Cap. 7675 e. f. 2013

2.800,00

13/01/2014

15/05/2014

Vittorio Angeletti Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione archivio storico comunale e fondi aggregati di Cannara Cap. 7675 e. f. 2013

2.300,00

15/01/2014

30/04/2014

Eleonora Giovagnoli Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione archivio storico comunale e fondi aggregati di Gualdo Tadino Cap. 7675 e. f. 2013 3.300,00

15/01/2014

30/04/2014
Mario Lucio D'Arrigo Lavori in economia - affidamento diretto Completamento riordinamento archivio Camera di Commercio di Perugia Cap. 7675 e. f. 2013 2.400,00

15/03/2014

13/05/2014
Mario Lucio D'Arrigo Lavori in economia - affidamento diretto Completamento riordinamento archivio Camera di Commercio di Perugia Cap. 999 e. f. 2014 1.900,00

16/07/2014

30/07/2014
Eleonora Giovagnoli Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione archivio storico comunale e fondi aggregati di Gualdo Tadino Cap. 999 e. f. 2014 1.900,00

21/07/2014

15/09/2014
Gianluca D'Elia Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione della "serie Carteggio amministrativo" dell'archivio storico comunale postunitario di Cannara Cap. 999 e. f. 2014 950,00

04/08/2014

05/09/2014
Vittorio Angeletti Lavori in economia - affidamento diretto Completamento riordinamento archivio storico comunale preunitario di Cannara Cap. 999 e. f. 2014 8.960,00

04/08/2014

04/04/2015
Memorie di carta ditta individuale Affidamento diretto Archivio storico diocesi di Orvieto - Restauro Codice A aa. 1257-1331 Cap. 3120 e.f.  2014 4.625,00

21/08/2014

19/11/14
Studio Archa s.n.c. Affidamento diretto Archivio storico diocesi di Gubbio - Restauro Codice IID 9 e Sacra Visita 1855-59 Cap. 3120 e.f.  2014 1.850,00

1/09/2014

14/11/14
Alioth Servizi Generali s.r.l. Affidamento diretto Archivio L.E.S.P. e archivio ing. G. Caproni - spolveratura e trasferimento Programmazione ll.pp. 2013 2.900,00

4/11/2014

18/11/2014
Eleonora Giovagnoli Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione archivio storico comunale e fondi aggregati di Gualdo Tadino Cap. 999 e. f. 2014 1.900,00

24/11/2014

24/12/2014

Collaborazioni 2015

 

 

 

 

 

Si rendono pubbliche le informazioni relative ai contratti e lettere di incarico redatti dalla Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche con collaboratori esterni.

 

 

 

 

 

 

 

 

COLLABORAZIONI E INCARICHI ESTERNI 2015

Nominativo

Tipo di contratto

Oggetto dell'incarico

Finanziamento

Importo progetto

Data inizio

Data fine

RUP

Coop Punto DOC Lavori in economia - affidamento diretto Attività di selezione e di scarto di documentazione dell'archivio delle industrie meccaniche Bosco. Redazione elenco consistenza Cap. 999 e. f. 2014 14.700,00

01/12/2014

01/04/2015 Fabrizia Trevisan
Vittorio Angeletti Lavori in economia - affidamento diretto Riordinamento e inventariazione Archivio storico comunale postunitario di Umbertide Cap. 7675 e. f. 2014 4.350,00

15/12/2014

15/03/2015 Francesca Ciacci
Memorie di carta ditta individuale Procedura negoziata ASC di Montecastello di Vibio - Registro dello Statuto e registri catastali Cap. 3120 e.f.  2014 14.678,94

13/01/2015

13/04/2015  Rosella Martinelli
Alessandro De Cupis ditta individuale Procedura negoziata ASC di Montefalco – Restauro e riproduzione di registri Catastali e registro delle nascite Cap. 3120 e.f.  2014 9.462,50

20/01/2015

20/04/2015  Rosella Martinelli

 

SAM Restauro s.r.l.

 

Procedura negoziata ASC di Gualdo Cattaneo – Restauro registri di Consigli e riformanze Cap. 3120 e.f.  2014 10.384,76

29/01/2015

29/04/2015 Rosella Martinelli

Modulistica

 

  • Consultazione archivi privati
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  • Accesso ai documenti amministrativi della Soprintendenza archivistica
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  • Consultazione per motivi di studio archivio della Soprintendenza archivistica
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  • Elenco degli atti da proporre per eliminazione
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  • Autorizzazione per la riproduzione di documenti
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  • Autorizzazione per l'esposizione in mostra di documenti
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  • Modulo di reclamo
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Biblioteca

La biblioteca della sede di Perugia si è costituita nel 1963 con la fondazione della Soprintendenza archivistica per l’Umbria. Fin dall'inizio essa venne ideata per  servire da sostegno e sussidio al lavoro scientifico degli archivisti, per l’aggiornamento culturale e professionale e come strumento indispensabile per condurre ricerche di studi finalizzati al riordinamento degli archivi, nonché alla loro inventariazione.

Da allora in poi la biblioteca si è arricchita grazie ad acquisti mirati, doni e scambi con altre istituzioni culturali. Il patrimonio bibliografico così formatosi comprende attualmente oltre 10.000 unità tra volumi, opuscoli, periodici e materiale su supporto informatico. È una biblioteca specializzata in pubblicazioni di argomento archivistico, storico, e di interesse locale; possiede inoltre opere e repertori di carattere generale, una sezione periodici che consta di 250 testate, di cui 102 correnti, una sezione di tesi di laurea con indirizzo archivistico e un piccolo nucleo di pubblicazioni antiche, a partire dal sec. XVI.

Il servizio delle biblioteche delle Soprintendenza archivistiche è regolato dagli artt. 108 e seguenti del Regolamento archivistico (R.D. 2 ottobre 1911, n. 1163) e dalle linee-guida stabilite dalla Circolare del Ministero Beni e Attività Culturali, 26 novembre 1997, n. 249, Regolamento delle biblioteche degli Istituti archivistici. Ė destinata pertanto ad uso interno e a supporto dell’attività scientifica dell’Istituto. L’accesso è comunque consentito agli studiosi che ne facciano regolare richiesta. Possono, inoltre, accedervi coloro che non riescono a reperire in altre biblioteche le pubblicazioni desiderate.

Regolamento
Le modalità di consultazione e di riproduzione del materiale bibliografico sono definite da un regolamento interno. Non è consentito il prestito esterno.

Orario di apertura al pubblico
lunedì – giovedì: 9,00 – 13,00 / 15,00- 17,00; venerdì: 9,00 – 13,00

Informazioni bibliografiche
Il servizio è a disposizione degli studiosi negli orari indicati, per avere informazioni sui fondi della biblioteca e sugli strumenti bibliografici rivolgersi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , responsabile della biblioteca.
Richieste di informazioni bibliografiche possono essere inviate anche a Soprintendenza archivistica per l’Umbria, Via Martiri dei Lager n. 65 06128 Perugia; telefono/fax 075-5052198 / 075-5055715 -  indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ;

Le richieste inviate a mezzo posta vengono evase entro il termine massimo di 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta stessa.

Strumenti di ricerca

Catalogo generale

La bilioteca possiede un catalogo alfabetico cartaceo per autori e soggetti che è stato chiuso il 31 dicembre 2004. A partire dal 2005 è stato attivato un catalogo in linea che comprende anche una parte di recuperi catalografici retrospettivi dal 1963.

La biblioteca da marzo 2015 è entrata a far parte del POLO SBN Provincia di Ancona. Per le nuove accessioni quindi si consiglia di consultare Opac  Banca dati bibliografica Provincia di Ancona biblioteche libri.

http://biblioteche.provincia.ancona.it/SebinaOpac/Opac

 

Catalogo periodici

Cataloghi speciali
I cataloghi contengono una selezione bibliografica di articoli, pubblicati su riviste italiane, di interesse archivistico e di storia locale.

Archivistica
Storia locale
Collezione libraria di Roberto Abbondanza
 
Collezione libraria di Marsilio Magnini

Pubblicazioni a stampa della Soprintendenza

 

Al fine di comunicare e divulgare i risultati di ricerca e di inventariazione di archivi pubblici e privati realizzati dai funzionari, numerose sono le pubblicazioni monografiche e gli articoli editi dalla Soprintendenza archivistica per l'Umbria dal 1963 fino alla creazione della nuova Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche.

Per accogliere e rendere noti questi studi, nel 1994 nasce la prima collana edita dalla Soprintendenza, Scaffali senza polvere, diretta da Luigi Londei e Mario Squadroni; a distanza di poco tempo, nel 1998, in una veste più economica, viene pubblicata la seconda collana Segni di civiltà. Quaderni della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, diretta da Mario Squadroni.

La Soprintendenza archivistica per l’Umbria dal 2007 ha ottenuto l'iscrizione all’agenzia ISBN per la codifica delle proprie pubblicazioni ed è inserita nel catalogo degli editori italiani.

Nei collegamenti del menù a destra sono riportati gli elenchi delle pubblicazioni.

Organigramma

 

Direzione

 

Soprintendente: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vice-Soprintendente: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

URP - Ufficio relazioni con il pubblico: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Protocollo informatico: responsabile Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , focal point Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

operatori Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Affari generali: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Risorse umane: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Economico-finanziario: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Sistemi informatici: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Sistemi informativi tecnico scientifici: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Archivi degli enti pubblici territoriali: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Archivi degli enti pubblici non territoriali:

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Archivi privati: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Archivi ecclesiastici: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Archivi statali conservati al di fuori degli archivi di stato: coordinatore  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Sistema documentale digitale degli enti pubblici: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Conservazione e restauro: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Riproduzione digitale: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Archivio fotografico analogico e digitale: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Comunicazione istituzionale - didattica: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Esportazione e commercio antiquario: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Attività culturale: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Attività redazionale ed editoriale: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Biblioteca: coordinatore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Servizi al cittadino

I servizi che la Soprintendenza archivistica eroga a favore del cittadino sono relativi agli archivi sottoposti a vigilanza e cioè quelli degli enti pubblici, privati dichiarati di interesse storico particolarmente importante ed ecclesiastici. L'Istituto mette a disposizione degli studiosi la propria biblioteca per servire da sostegno e sussidio al lavoro scientifico degli archivisti, per l’aggiornamento culturale e professionale e come strumento indispensabile per condurre ricerche studi finalizzati al riordinamento degli archivi, nonché alla loro inventariazione e valorizzazione.

Mostre ed eventi 2011

In questo articolo vanno inserite le inizative culturali, eventi e mostre, relative al 2011.

La Soprintendenza

La Soprintendenza archivistica per l'Umbria è una delle 19 soprintendenze istituite nei capoluoghi di regione quali organi periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Opera sulla base del Codice dei beni culturali e dei regolamenti organizzativi del Ministero.

Chi siamo


Nel 1963 fu istituita la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, organo periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con sede a Perugia e con giurisdizione regionale.

 

Dall'11 dicembre 2014 è in vigore il D.P.C.M. 29 agosto 2014, n. 171, recante il nuovo regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance, a norma dell'articolo 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89. (14G00183) (GU n. 274 del 25-11-2014 ).
Con il suddetto decreto è stata istituita la Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche con sede in Ancona, che riunisce in un unico istituto le competenze delle due Soprintendenze archivistiche.

La Soprintendenza vigila e tutela gli archivi di tutti gli enti pubblici territoriali (regione, province, comuni), enti pubblici non territoriali (camere di commercio, università, aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, istituti scolastici ecc.), gli archivi privati reputati di interesse storico (persone fisiche e famiglie, persone giuridiche, imprese, fondazioni partiti, sindacati ecc.) esistenti nelle due regioni.

 

 

Attività istituzionale

Le funzioni della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, organo periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, sono regolate essenzialmente dai seguenti testi normativi: d.p.r. 1409/1963, d.p.r. 445/2000, d.lgs. 196/2003, d.lgs. 42/2004, d.p.r. 233/2007, d.lgs. 235/2010 e d.p.c.m. 71/2014

L’Istituto esercita la vigilanza sugli archivi degli enti pubblici non statali e su quelli privati dichiarati di interesse storico particolarmente importante e la tutela dei documenti dello Stato che si trovano fuori dalle sedi istituzionali attraverso una costante azione di controllo ai fini della loro salvaguardia e valorizzazione. Le visite ispettive hanno lo scopo di accertare il rispetto, da parte dei detentori, delle norme in vigore sulla tenuta degli archivi. In sintesi vengono verificate le condizioni di conservazione e di ordinamento delle carte, al fine di garantirne la consultabilità e la pubblica fruizione.

L’attività di vigilanza si concretizza, in particolare, nelle seguenti azioni:

  • accertamento dell’esistenza di archivi privati da dichiarare di interesse storico particolarmente importante;
  • predisposizione delle procedure per il deposito volontario di archivi di enti pubblici e di quelli privati presso gli Archivi di Stato competenti e per la donazione da parte dei privati;
  • controllo sul commercio di archivi e documenti di comprovato valore storico;
  • rilascio della autorizzazione preventiva al trasferimento e all’esposizione temporanea di documenti, in occasione di mostre e di manifestazioni culturali sul territorio nazionale ed estero;
  • recupero dei documenti soggetti a regime di pubblico demanio, conservati fuori dalla loro sede naturale;
  • rilascio di autorizzazione all’eliminazione di atti non più utili ai fini amministrativi e di nessun interesse storico sia per gli archivi degli enti pubblici che di quelli privati dichiarati di interesse storico particolarmente importante;
  • progettazione e collaudo degli interventi di restauro della documentazione e cura di tutti gli adempimenti relativi a spolveratura, disinfezione, disinfestazione, controllo di idoneità dei locali ed arredi, trasferimenti di archivi e documenti da una sede all’altra, fotoriproduzione sostitutiva e di sicurezza e quanto altro occorrente per una perfetta conservazione fisica dei documenti;
  • progettazione e collaudo delle modalità di riordinamento ed inventariazione degli archivi vigilati ed attestazione della professionalità di coloro che eseguono tali interventi;
  • verifica dell’idoneità delle sedi di conservazione degli archivi vigilati e dà consulenza sulla redazione dei piani di emergenza;
  • adozione di misure urgenti di salvataggio e recupero del patrimonio archivistico vigilato danneggiato in caso di calamità naturali;
  • programmazione di attività didattica e di valorizzazione del patrimonio documentario, nonché di ricerca scientifica;
  • collaborazione con le istituzioni ecclesiastiche per la tutela e la salvaguardia dei loro archivi, a seguito dell’intesa stipulata con la Conferenza Episcopale Italiana (d.p.r. 189/2000).

La Soprintendenza fornisce assistenza ai soggetti proprietari, possessori o detentori degli archivi nella formazione dei piani di classificazione e dei piani di conservazione dei documenti, nonché nella definizione delle procedure di protocollazione e archiviazione, con particolare riferimento al protocollo informatico; fornisce, altresì, assistenza alla Regione e agli Enti locali, su richiesta degli stessi, nell’attività di formazione del personale preposto agli archivi. In particolari circostanze, svolge un’attività diretta di riordinamento ed inventariazione di fondi.

La Soprintendenza nell'esercizio delle sue funzioni si avvale anche della collaborazione di ispettori archivistici onorari.

Bandi e concorsi

Ai sensi della normativa vigente, si pubblicano i bandi di gara per forniture e lavori archivistici promossi dalla Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche.

Verranno segnalati eventuali concorsi che prevedono la figura di "archivista" in Umbria, nelle Marche e a livello nazionale.

Credits


Il sito Internet della Soprintendenza archivistica per l'Umbria vuole essere il punto di incontro telematico tra il settore archivistico ed il pubblico.
Il sito, continuamente aggiornato, contiene tutto quanto attiene le attività della Soprintendenza archivistica per l'Umbria in campo istituzionale, editoriale e culturale.
Il sito è stato realizzato su piattaforma Joomla con template realizzati appositamente, su indicazione della Soprintendenza archivistica per l'Umbria, che li ha approvati, dalla Software Box, assegnataria della progettazione e realizzazione del sito stesso.

Responsabile editoriale
Dott. Mario Squadroni - Soprintendente archivistico per l'Umbria

Web Designer
Dott. Massimo Gagliardi
Executive manager della Software Box

Web Master
Arianna Cerquiglini

Fabrizio Mentani

Carlo Rossetti

 

Il territorio

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Dove siamo

 

 

Attività culturale

Numerose sono le iniziative culturali, promozionali e di divulgazione realizzate dalla Soprintendenza nel corso degli anni: mostre documentarie, organizzazione di convegni, conferenze, presentazioni di volumi editi dalla stessa Soprintendenza, visite guidate, corsi di formazione e aggiornamento.

Queste iniziative, realizzate spesso in collaborazione con le istituzioni locali interessate, soprattutto, in occasione delle manifestazioni indette a livello centrale quali la Settimana per la cultura e le Giornate europee del patrimonio, hanno contribuito alla divulgazione dell’attività dell’istituto e alla conoscenza degli archivi, beni culturali di estrema importanza, spesso sottovalutati.

Si indicano, nei collegamenti a fianco, le principali iniziative realizzate negli ultimi anni, mentre per quelle relative all'anno in corso si rimanda alla voce: Archivio news

Consultazione archivi

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Procedimenti

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Privacy

 

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Le richieste vanno rivolte al Soprintendente Archivistico.

Progetti in corso

La Soprintendenza archivistica è attualmente impegnata nella valorizzazione degli archivi con censimenti e progetti nazionali o in collaborazione con altri enti.
Si indicano, nei collegamenti a fianco, i progetti ai quali la Soprintendenza partecipa.

Pubblicazioni digitali

 

 

 

 

cd-01

 

 

 

Gli archivi di uffici soppressi dello Stato e di enti pubblici

acquisiti dalla Regione Umbria

 

La pubblicazione multimediale dal titolo Gli archivi di uffici soppressi dello Stato e di enti pubblici acquisiti dalla Regione Umbria contiene gli inventari di numerosi archivi riordinati e inventariati, dal 2000 al 2004, sulla base di un progetto cofinanziato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dalla Regione Umbria. Si tratta archivi confluiti presso l’Archivio unico regionale di deposito della Giunta della Regione Umbria sito a Solomeo di Corciano a seguito del trasferimento dallo Stato alle Regioni di molteplici funzioni amministrative.

I lavori sono stati seguiti e coordinati scientificamente dalle funzionarie Anna Angelica Fabiani e Francesca Tomassini della Soprintendenza archivistica per l’Umbria in collaborazione con la Regione Umbria, nella persona di Maurizio Casagrande; in quell’occasione furono prodotti gli inventari dattiloscritti di 31 archivi che con grande, media o piccola consistenza, descrivono 13.240 pezzi archivistici con estremi cronologici dal 1866 al 1988.

Per la pubblicazione, dopo un’attenta revisione di tutti i testi, le funzionarie della Soprintendenza hanno realizzato 22 volumi - alcuni di questi contengono più inventari - che sono stati pubblicati in digitale per un totale di 4.140 pagine. La pubblicazione comprende, inoltre, un 23° volume che contiene un saggio sulle vicende dell’intero progetto di riordinamento, l’elenco degli inventari realizzati e una nota esplicativa intitolata Istruzioni per l’uso; queste ultime, compilate dall’autore del formato digitale Massimo Gagliardi, forniscono indicazioni sulle modalità di utilizzo e di funzionamento della pubblicazione.

La Soprintendenza archivistica per l’Umbria ha realizzato la pubblicazione digitale in collaborazione con la Regione Umbria e con l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea in occasione delle celebrazioni del 40° anniversario della istituzione della Regione stessa.

La pubblicazione è consultabile con l'apposito link in alto a destra.

 

 

  Coperta Dvd

 

 

 

 

Gli archivi storici del Comune di Castiglione del Lago

 

La pubblicazione è costituita da due volumi a stampa e da un DVD multimediale. Il primo volume intitolato Gli archivi storici del Comune di Castiglione del Lago è stato coordinato dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria e comprende gli inventari dell’archivio storico comunale preunitario di Castiglione del Lago, del Governatore pontificio di Castiglione del Lago, delle Comunità di Laviano e di Vaiano appodiate al Comune di Castiglione del Lago; il secondo volume è stato coordinato dall’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea di Perugia ed è relativo alla ricerca storicadal titolo Castiglione del Lago nel decennio postunitario (1860-1870). Amministrazione, sanità, istruzione, ordine pubblico e viabilità.

Il DVD, allegato al primo volume a stampa, è stato coordinato dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria e contiene tre volumi digitali consistenti nella riproposizione del primo volume stesso e nella pubblicazione dell’inventario dell’archivio storico postunitario del Comune di Castiglione del Lago e degli inventari archivistici dei seguenti enti di Castiglione del Lago: Ufficio di stato civile, Delegazione di pubblica sicurezza, Congregazione di carità, Ente comunale di assistenza, Asilo infantile Ferdinando Reattelli, Asilo infantile Leonilde Modesti-Giulia Pinto di Gioiella, Asilo infantile Gina Fumi di Vaiano; Comunanze agrarie delle seguenti località di Castiglione del Lago: Pozzuolo, Cimbano e Villastrada, Casamaggiore, Petrignano del Lago, Badia S. Cristoforo, Frattavecchia, Vaiano-Capanne, Panicarola, Pescia e atti del Commissario prefettizio per l’amministrazione delle Comunanze agrarie; vi sono, inoltre, gli inventari della Società filarmonica di Castiglione del Lago, della Commissione di prima istanza per i tributi comunali di Castiglione del Lago, dei Comitati comunali di United nations relief and rehabilitation administration (U.N.R.R.A.) e di Amministrazione aiuti internazionali (A.A.I.) di Castiglione del Lago e della Commissione elettorale mandamentale di Castiglione del Lago.

La pubblicazione contenente gli inventari è stata curata da Chiara Franzoni e Daniela Silvi Antonini con il coordinamento scientifico di Anna Angelica Fabiani e Francesca Tomassini, mentre la ricerca storica è stata realizzata da Gloria Persici e Marco Poggiaroni.

La pubblicazione è consultabile con l'apposito link in alto a destra.

 

 

 

Inventario dell’archivio del Capitolo del Duomo di Foligno di Michele Faloci Pulignani (1916)

Nel dicembre 2006 vede la luce la terza collana della Soprintendenza, che si differenzia dalle altre solo per la veste editoriale in quanto esce su supporto informatico: La nave di Ulisse, collana in cd-rom diretta da Mario Squadroni.

 

La prima pubblicazione:

 

Inventario dell’archivio del Capitolo del Duomo di Foligno

di Michele Faloci Pulignani (1916), aggiornato da Francesco Conti (1989), informatizzato da Mariangela Severi (2006), introduzione di Mario Squadroni e Mariangela Severi (La nave di Ulisse, 1)

Note legali

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Ufficio Relazioni con il Pubblico - Sede di Perugia

 

Il personale della sede di perugia della Soprintendenza è sempre a disposizione dell'utenza nell'orario di apertura al pubblico dell'Istituto: lunedì – giovedì 09.00 – 13.00 / 15.00 - 17.00; venerdì - sabato 09.00 – 13.00. Per problemi specifici si consiglia di prendere appuntamento con il funzionario di settore (vedi organigramma); per segnalazioni particolari e/o reclami potrà essere contattato il Responsabile U.R.P., dott. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante

La dichiarazione di interesse storico particolarmente importante, ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio, attesta l'esistenza, nell'archivio o nei singoli documenti appartenenti a privati (persone, famiglie, enti di natura privata, imprese ecc.), delle caratteristiche di bene culturale.
La dichiarazione d'interesse storico particolarmente importante è emanata dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, su indicazione della Soprintendenza archivistica ed ufficializza  l'esito dell'attività conoscitiva sul patrimonio svolto da quest'ultima. A seguito di tale provvedimento, gli archivi e i singoli documenti diventano beni culturali sottoposti alla normativa di tutela prevista dallo stesso Codice.
Il privato proprietario, possessore o detentore di un archivio dichiarato è obbligato a garantirne la conservazione, l'ordinamento e l'inventariazione e deve permettere la consultazione dei documenti agli studiosi che ne facciano motivata richiesta, tramite il Soprintendente archivistico. E' altresì obbligato a chiedere l'autorizzazione alla Soprintendenza archivistica per lo spostamento dell'archivio dalla propria sede, per il trasferimento della proprietà o detenzione ad altre persone giuridiche, per procedere a scarti della documentazione e ad interventi di restauro. L'autorizzazione della Soprintendenza archivistica deve essere richiesta anche per far uscire temporaneamente dal territorio della Repubblica l'archivio e i singoli documenti per manifestazioni e mostre di alto interesse culturale, sempre che ne siano garantiti l'integrità e la sicurezza.
Il privato proprietario, possessore o detentore dell'archivio dichiarato di interesse storico particolarmente importante, qualora abbia eseguito interventi conservativi sul proprio archivio, può ricevere contributi statali e può anche usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.
 
La dichiarazione di interesse storico particolarmente importante degli archivi privati è articolata per fornire ai proprietari, possessori o detentori di archivi ogni garanzia di tutela dei propri diritti.

L'iniziativa dell'avvio del procedimento compete al Soprintendente archivistico il quale comunica tale proposta al proprietario, possessore o detentore dell'archivio ed alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici. La notifica di avvio del procedimento deve contenere gli elementi di distinzione dell'archivio e la valutazione dell'interesse storico. Il privato ha un termine di 30 giorni entro il quale può presentare eventuali obiezioni o comunicare il proprio consenso alla realizzazione del procedimento (art. 14 d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42).
Il Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici, entro 120 giorni dall'avvio del procedimento, emana la dichiarazione di interesse storico particolamente importante.
Nella dichiarazione devono essere indicati la motivazione del vincolo e dati sintetici relativi all'archivio: vicende storiche, consistenza, estremi cronologici, stato di conservazione.
Avverso il provvedimento di dichiarazione di interesse storico particolarmente importante è consentito ricorso, che deve essere inviato alla Direzione generale per gli Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo entro 30 giorni dal ricevimento della notifica del provvedimento (art. 16 d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42).
Il ricorso sospende l'attuazione della dichiarazione, ad eccezione delle misure cautelari previste dal Codice. Entro 90 giorni dalla sua presentazione, il Ministero decide sul ricorso.

Gianluca Pistelli

Spostamento degli archivi da una sede all'altra

Lo spostamento, anche temporaneo, di archivi deve essere autorizzato dalla competente Soprintendenza archivistica (d.lgs 22 gen. 2004, n. 42, art. 21, c. 1, lettera b). Fanno eccezione gli archivi correnti (quelli relativi alle pratiche in corso) per i quali non è richiesta alcuna autorizzazione; è, comunque, buona norma, per consentire una corretta funzione di vigilanza, comunicare alla Soprintendenza qualsiasi eventuale spostamento.
Nel caso in cui lo spostamento è determinato dal trasferimento di sede del detentore dell’archivio è necessaria una denuncia preventiva al Soprintendente il quale, entro trenta giorni dal ricevimento, può prescrivere l’adozione di misure conservative a tutela del bene (d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, art. 21, c. 2).
Gli enti pubblici e i privati, possessori di archivi dichiarati di interesse storico particolarmente importante, che intendano spostare i propri archivi, anche temporaneamente, devono presentare al competente Soprintendente archivistico un’apposita richiesta in cui vanno indicati i motivi dello spostamento, le caratteristiche strutturali della sede individuata, la corretta applicazione delle norme vigenti in materia di sicurezza per i depositi di archivi, le modalità con le quali si intende procedere allo spostamento della documentazione e il responsabile del procedimento.
Il Soprintendete, prima di concedere l’autorizzazione può incaricare un proprio funzionario di effettuare un sopralluogo per verificare l’idoneità della sede individuata.
Una volta accertata la completezza della documentazione presentata e la idoneità dei locali destinati alla conservazione dell’archivio, il Soprintendente emana il provvedimento di autorizzazione allo spostamento della documentazione.
Al termine delle operazioni di trasferimento il detentore dell’archivio dovrà darne comunicazione al Soprintendente il quale potrà procedere ad una visita ispettiva per verificare la corretta esecuzione delle operazioni.

 

Termini previsti:

Misure per lo spostamento di beni archivistici, in conseguenza del trasferimento di sede o di dimora del detentore - 180 gg.


Fabrizia Trevisan

Consultazione di archivi privati

Permettere di consultare gli archivi privati o i singoli documenti, dichiarati di interesse storico particolarmente importante, a chi ne faccia regolare richiesta rientra, ai sensi dell'art. 127 del Codice dei beni culturali e del paesaggio d.lgs 22 gen. 2004, n. 42 tra gli obblighi dei privati proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di tali archivi.
La normativa sulla consultabilità prevede limiti temporali relativi ad alcune tipologie di atti. La documentazione di carattere riservato relativa alla politica estera o interna dello Stato diventa consultabile 50 anni dopo la sua data; quella contenente i dati sensibili nonché i dati relativi a provvedimenti di natura penale, espressamente indicati dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali, lo diventa 40 anni dopo la sua data; il termine è di 70 anni se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare (art. 122, comma 1, d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42).
Nel caso in cui un archivio privato sia depositato, donato, venduto o lasciato in eredità o legato ad un Archivio di Stato o a un archivio storico di un ente pubblico i depositanti o colore che donano, vendono o lasciano in eredità o legato i documenti possono anche stabilire la condizione della non consultabilità di tutti o di parte dei documenti dell'ultimo settantennio. Tale limitazione non è operante nei confronti dei suddetti depositanti, donanti, venditori e di qualsiasi altra persona da essi designata (art. 122 comma 3 d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42).
Possono essere fatte delle eccezioni a favore di eventuali richieste di consultazione di atti, per scopi storici, prima della scadenza dei termini. In tal caso l’autorizzazione deve essere data dal Ministero dell’interno, per il tramite dell'Ufficio territoriale di governo di Perugia, previo parere del Soprintendente archivistico. In ogni caso i documenti per i quali viene data l’autorizzazione alla consultazione conservano il loro carattere riservato e non possono essere diffusi. Possono, ad esempio, essere utilizzati i dati in essi contenuti senze rendere pubblici eventuali nominativi.
Nell’ambito del regime di protezione dei dati personali ci si deve attenere alle disposizioni contenute nel provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 8/P/21 del 14 marzo 2001 relative al Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 5 aprile 2001, Serie generale. Il Codice di deontologia detta le norme che, in merito al trattamento dei dati personali, devono essere rispettate sia dagli archivisti che dagli utenti. Queste si applicano anche agli archivi privati non "dichiarati".
Questo provvedimento del Garante si trova anche allegato al d.lgs 30 giugno 2003, n. 196) dal titolo: Codice in materia di protezione dei dati personali, pubblicato sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale, n. 174 del 29 luglio 2003 che al Titolo VII, artt. 97-110) che, per l'appunto, detta le norme anche per il trattamento dei dati per scopi storici.

Procedura di consultazione

La richiesta di consultazione di un archivio privato, dichiarato di interesse storico particolarmente importante, da parte di un utente deve essere indirizzata alla Soprintendenza archivistica compilando, in ogni sua parte, l'apposito modello.
Alla richiesta va allegata copia del documento di identità.
Il Soprintendente, entro 10 giorni dal ricevimento della domanda, invia al privato proprietario, possessore o detentore dell'archivio dichiarato una nota con la quale lo informa della richiesta di consultazione. Nella nota vengono indicati l'oggetto della ricerca e la tipologia dei documenti che l'utente intende consultare. Tale nota viene inviata per conoscenza anche al richiedente.
Le modalità di consultazione vanno concordate, di volta in volta, tra il Soprintendente archivistico e il privato. Le relative eventuali spese per riproduzioni di atti o altro sono a carico del richiedente.

Giovanna Bacoccoli
Anna Angelica Fabiani
Feancesca Tomassini

Procedimenti

Si indicano, nei collegamenti a fianco, i procedimenti delle principali attività svolte dalla Soprintendenza.

Selezione e eliminazione degli atti inutili

Il d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42 all'art. 21, comma 1, lett. d. prescrive che "lo scarto dei documenti degli archivi pubblici e degli archivi privati" dichiarati di interesse storico particolarmente importante sia autorizzato dal Soprintendente archivistico.
Lo scarto o eliminazione degli atti inutili è l’operazione che consiste nella selezione, ai fini della eliminazione dall’archivio, di quegli atti che si giudicano superflui perché non più utili né agli interessi dell’ente né a quelli degli utenti e perchè si ritengono privi di valore storico. La conservazione di tali carte è pregiudizievole alla funzionalità dell’archivio e costituisce un inutile ingombro nei locali adibiti a deposito. Tale operazione è molto importante e difficile pertanto le attività di selezione devono essere effettuate da personale con buone conoscenze archivistiche.
Ai sensi dell'art. 68 del d.p.r. 445 del 28 dicembre 2000 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa ogni ente deve dotarsi di un piano di conservazione a cui l'operatore archivistico deve attenersi nella cernita dei documenti da eliminare.
Le operazioni di scarto devono essere effettuate sulla documentazione dell'archivio di deposito,  vale a dire, quella per le pratiche concluse degli ultimi 40 anni.
 
Procedura di autorizzazione
Il responsabile del servizio archivistico redige e sottopone all'amministrazione proprietaria dei documenti l’elenco descrittivo degli atti da proporre per l'eliminazione compilato sull'apposito modello. Tale elenco, con le pagine numerate progressivamente, deve essere datato e firmato con l'indicazione della qualifica e responsabilità di chi firma e deve recare apposto il timbro dell’ente.
Si ricorda che nell'elenco non devono essere inclusi documenti che, pur essendo eliminabili,  potrebbero ancora essere utilizzati per contenziosi in atto.
L’amministrazione, con provvedimento motivato, approva l'elenco dei documenti da eliminare e  richiede la prescritta autorizzazione al Soprintendente archivistico.
La determina dirigenziale con l'elenco degli atti da eliminare, che ne costituisce parte integrante, deve essere inviata, in duplice copia, alla Soprintendenza archivistica con una nota di trasmissione; la Soprintendenza può autorizzare, in tutto o in parte, l'eliminazione.
Anche i proprietari di archivi privati "dichiarati", nel caso in cui vogliano procedere alla eliminazione di atti ritenuti inutili, devono redigere un elenco analogo a quello sopra indicato e   descritto.
Per semplificare e snellire la procedura è possibile che l'ente o il privato concordino preliminarmente con la Soprintendenza archivistica l'elenco da proporre per l'eliminazione degli atti inutili.
Ottenuta l'autorizzazione l'ente o il proprietario di archivi possono offrire gratuitamente la documentazione da eliminare alla Croce Rossa Italiana o ad altre associazioni senza scopo di lucro o cederla ad una ricicleria.
L’amministrazione o il proprietario che hanno effettuato l'eliminazione degli atti inutili, a conclusione della procedura, devono far pervenire alla Soprintendenza archivistica il verbale di cessione e la attestazione della avvenuta distruzione. Si ribadisce la necessità di garantire la distruzione della documentazione eliminata allo scopo di impedirne usi impropri. Per distruzione si intende la eliminazione a mezzo di incenerimento in appositi impianti (solo per determinati atti), di triturazione meccanica, di immissione, sotto controllo visivo degli addetti, nelle vasche di macerazione delle cartiere.
Del metodo di eliminazione adottato dovrà essere data notizia nella comunicazione conclusiva da farsi alla Soprintendenza archivistica.
Si precisa, inoltre, che qualora il materiale contenga informazioni soggette a tutela della privacy, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, la distruzione deve essere effettuata sotto la diretta sorveglianza di un funzionario dell'ente all'uopo incaricato. Tale operazione deve risultare da un  apposito verbale che, firmato dal responsabile del servizio archivistico, deve essere trasmesso alla Soprintendenza archivistica.
La Soprintendenza archivistica conclude la procedura di scarto entro 30 giorni per gli archivi degli enti pubblici e entro 60 giorni per gli archivi privati "dichiarati" dalla data di ricevimento della richiesta (d. m. del Ministero per i beni culturali del 13 giugno 1994, n. 495); eventuali domande di chiarimento interromperanno i termini di conclusione.
I proprietari degli archivi non possono iniziare le procedure di eliminazione degli atti fino a quando non abbiano ricevuto la prescritta autorizzazione da parte della Soprintendenza archivistica in quanto non è applicabile la norma del silenzio-assenso.
 
Giovanna Bacoccoli
Anna Angelica Fabiani
Francesca Tomassini

Prestito per mostre ed esposizioni

Il prestito di beni archivistici per mostre ed esposizioni sul territorio nazionale o all’estero deve essere preventivamente autorizzato dal Ministero per i beni e le attività culturali art. 48 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42. Pertanto, i proprietari o detentori di archivi o singoli documenti (Stato, enti pubblici, privati il cui archivio sia stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante) che intendono esporre in mostra beni archivistici, dovranno rivolgersi alla competente Soprintendenza archivistica per ottenere la relativa autorizzazione almeno quattro mesi prima dell’inizio della manifestazione.
Nella richiesta dovrà essere illustrato il progetto scientifico della mostra e indicati il titolo, la durata e il luogo in cui verrà realizzata l’esposizione e dovrà essere specificata l’assicurazione “da chiodo a chiodo” dei documenti per i quali si chiede l’autorizzazione.
Dovranno, inoltre, essere indicati nella domanda:
-         l’elenco dei documenti che si intendono esporre con la loro descrizione dettagliata;
-         il responsabile della custodia dei beni che si richiedono in prestito;
-         il valore assicurativo di ciascun documento;
-         le condizioni ambientali e di sicurezza del locale in cui saranno temporaneamente ospitati i beni archivistici;
-         riproduzione fotografica dei documenti destinati all’esposizione.
Al termine della manifestazione il proprietario o detentore dei documenti esposti dovrà comunicare l’avvenuto rientro dei medesimi nella loro sede di conservazione.
 
Mostre o manifestazioni in Italia
 L’autorizzazione sarà concessa dalla stessa Soprintendenza archivistica, in quanto la funzione è stata delegata dalla Direzione generale per gli Archivi ai Soprintendenti archivistici con decreto dirigenziale del 6 luglio 2010, n. 250 (art. 1b).
Nel caso di mostre o manifestazioni promosse dal Ministero o da enti o istituti pubblici, ma con la partecipazione statale, l’assicurazione può essere sostituita dall’assunzione dei rischi da parte dello Stato.
 
Mostre o manifestazioni all’estero
(artt. 66, 68, 71 e 74 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42)
 I proprietari di beni archivistici che intendono richiedere l’uscita temporanea di documenti per mostre o manifestazioni fuori del territorio della Repubblica dovranno rivolgersi alla Soprintendenza archivistica che provvederà a trasmettere, con il proprio parere, alla Direzione generale per gli Archivi la richiesta in questione. Questa dovrà decidere se autorizzare il prestito valutando l’importanza scientifica della mostra, gli eventuali rischi per la conservazione del bene e, per quel che riguarda i beni statali, anche le esigenze di fruizione pubblica.
Una volta ottenuta l’autorizzazione della Direzione generale, la Soprintendenza autorizzerà, a sua volta, l’Ufficio esportazione a rilasciare l’attestato di circolazione temporanea richiesto dall’ente organizzatore. L’attestato, rilasciato entro quaranta giorni dalla richiesta, indicherà anche il termine di rientro del bene che potrà essere prorogato, ma non potrà superare i diciotto mesi dall’uscita dal territorio nazionale.
Nel caso di mostre o manifestazioni promosse dal Ministero o, con la partecipazione statale, da enti pubblici, dagli istituti italiani di cultura all’estero o da organismi sovranazionali, l’assicurazione può essere sostituita dall’assunzione dei rischi da parte dello Stato.
Per i beni non appartenenti allo Stato o alle amministrazioni pubbliche, l’uscita temporanea è garantita mediante cauzione (polizza fideiussoria emessa da una banca o da una società di assicurazione) per un importo superiore al dieci per cento del valore di ciascun documento. Nel caso in cui i beni non rientrassero nel termine stabilito la cauzione verrà incamerata dal Ministero.
Le istituzioni di particolare importanza possono essere esonerate dall’obbligo della cauzione.
Se la mostra si dovrà svolgere in uno Stato non appartenente all’Unione europea sarà necessario richiedere, a norma dell’art. 2 del regolamento CEE n. 3911/92, anche la licenza di esportazione temporanea. La licenza di esportazione, valida sei mesi, è rilasciata dall’Ufficio esportazione del Ministero contestualmente all’attestato di libera circolazione.

 

Riferimenti normativi: D.lgs. 22.1.2004, n. 42, art. 48, cc. 1 e 2, art. 66, art. 74

 

Termini previsti:

            Autorizzazione prestito - 90 gg.

            Rilascio licenza di esportazione - 40 gg.


Stefania Maroni

Trasparenza, valutazione e merito

Il decreto legislativo del 27 ottobre 2009 n. 150, "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni", all'articolo 11 comma 1 definisce l’obbligo da parte di ogni amministrazione di pubblicare sul proprio sito istituzionale in una apposita sezione di facile accesso e consultazione, denominata: "Trasparenza, valutazione e merito" le seguenti informazioni:


 - Programma triennale per la trasparenza e l'integrità e relativo stato di attuazione
 - Piano e Relazione sulla "Performance"

 

A completamento del quadro normativo relativo, si rimanda alla pagina

"Amministrazione trasparente":

 

http://www.sa-marche.beniculturali.it/index.php?it/189/amministrazione-trasparente

 

del sito ufficiale Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche con sede in Ancona:

 

http://www.sa-marche.beniculturali.it/