50 anni di Soprintendenza archivistica per le Marche

50 anni della Soprintendenza ArchivisticaNei primi mesi del 1964 la Soprintendenza archivistica per le Marche, istituita con il dpr 1409 del 30 settembre 1963, ricevette da quella di Roma, la cui circoscrizione era stata ridotta al solo Lazio, il carteggio d’ufficio relativo al territorio marchigiano.

Il trasferimento delle carte sancì da un lato l’autonomia del nuovo Istituto e contemporaneamente costituì il raccordo con l’attività di tutela svolta nella regione dalla Soprintendenza per il Lazio, le Marche e l’Umbria.

Sono trascorsi 50 anni da quel momento ed in questa occasione è stato spontaneo ripercorrere idealmente tutti gli anni trascorsi e l’attività svolta.

Lo abbiamo fatto innanzitutto ridisegnando il sito web della Soprintendenza, nelle cui pagine si legge l’attività svolta nel campo della tutela nei suoi diversi aspetti e se ne rintraccia l’evolversi anche a seguito degli interventi normativi succedutisi nel tempo.

L’archivio della Soprintendenza resta la fonte primaria per ripercorrere tale attività, documenta ispezioni, sopralluoghi, e le talvolta complesse ricerche e indagini propedeutiche all’individuazione o all’accesso ad archivi da tutelare.

Alla direzione della Soprintendenza si sono succeduti, dal 1953, molti soprintendenti, i cui lavori archivistici, le pubblicazioni, gli interventi ai convegni e al dibattito culturale sono certamente noti. Ma ritenendo che ognuno di loro abbia contribuito con la sua professionalità, i suoi saperi, la sua esperienza, gli interessi e le attitudini personali all’azione di tutela svolta sul territorio marchigiano, abbiamo chiesto a ciascuno di loro una personale testimonianza e un “racconto” di quanto ritenuto più significativo in relazione al periodo in cui hanno diretto la Soprintendenza: un progetto cui hanno dedicato maggiore attenzione, un ricordo particolare, un risultato ottenuto o una difficoltà che ha dovuto affrontare, una “scoperta” di un archivio…

Pubblichiamo quindi le prime testimonianze ricevute.

Ricorderemo i Soprintendenti che non sono più tra noi attraverso loro scritti o altre testimonianze.

Resta da aggiungere che il lungo cammino di questa Soprintendenza, e i risultati raggiunti, sono stati resi possibili dal quotidiano e appassionato lavoro di archivisti e impiegati che si sono succeduti in questi anni. A tutti loro il nostro ricordo.


Il prossimo mese: ELIO LODOLINI, Le origini della Soprintendenza archivistica per le Marche (e la mia attività in quella regione)