La brocca il velo il pane. Il Santuario di Mongiovino la storia e le carte

Pubblicazione a cura di E. Bogini, S. Cambiotti, C. Rossetti, Perugia, Ed. Fat Chicken, 2015, pp. 128

 

                   

libro mongiovino                           


Alla letteratura già esistente sul Santuario si aggiunge questo volume, curato da tre archivisti di Stato, funzionari della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, che hanno valorizzato fonti documentarie, individuate in archivi pubblici e privati.

Il titolo fa riferimento ai primi tre miracoli – della brocca, del velo e del pane – con i quali agli inizi del XVI secolo la Madonna si manifestò, secondo la tradizione, alla giovane Andreana e, attraverso lei, agli abitanti del luogo, esortandoli a riportare alla venerazione di tutti la sua Immagine dipinta nell’antica cappella situata presso una fonte, non lontana dal Castello di Mongiovino.

Simona Cambiotti e Carlo Rossetti hanno ricostruito la storia della nascita e dell’amministrazione dell’istituzione, dai documenti dell’archivio storico comunale di Panicale e di quello diocesano di Città della Pieve. Dal secolo XVI al XIX, fino all’Unità d’Italia, l’amministrazione del Santuario fu prerogativa della comunità di Mongiovino, cui spettavano la gestione delle entrate e la scelta dei cappellani, anche se le gerarchie ecclesiastiche cercarono ripetutamente di far valere la propria supervisione.

Dopo l’Unità, l’amministrazione passò, nonostante l’opposizione dei massari, alla Congregazione di carità del comune di Panicale, e, dopo la soppressione di quest’ultima, all’Ente Comunale di Assistenza (ECA). Nel 1947, poiché la precaria situazione economica dell’opera pia Santuario non permetteva più né l’attività di beneficenza né la conservazione del tempio, l’Ente approvò la “retrocessione” del pio istituto alle autorità ecclesiastiche, che, sulla base del Concordato, ne avevano chiesta la restituzione.

Nella seconda metà del Novecento non ci furono più cambiamenti di gestione, ma si evidenziò progressivamente la necessità di intervenire sulla struttura della chiesa e sulle opere d’arte presenti; gli interventi di restauro furono resi possibili grazie ai fondi stanziati per il Giubileo del 2000.

Alla storia istituzionale segue la trascrizione di un manoscritto, appartenente alla documentazione dell’archivio privato del notaio Francesco Briganti, ora conservato nell’Archivio di Stato di Perugia: Notizie storiche della miracolosa Immagine di Mongiovino scritte dal Sacerdote Domenico De Biani nell’Anno 1803.

Domenico De Biani, che dal 1808 ricoprirà la carica di priore del Santuario, nel 1803 non era ancora stato ordinato sacerdote, anche se aveva ricevuto i quattro “ordini minori”, che introducevano alla condizione di chierico. All’epoca era invece priore il sacerdote don Giuseppe Moretti, che lasciò anch’egli un manoscritto sulla storia della Sacra Immagine di Maria Santissima e sull’origine della chiesa di Mongiovino a Lei dedicata.

I testi a noi pervenuti sotto i nomi dei due sacerdoti sono sostanzialmente identici, differendo soltanto in aspetti marginali; al momento non si può individuare con certezza quale dei due fu l’autore originario o se abbiano lavorato a quattro mani.

Elisabetta Bogini, nella seconda parte del volume, descrive e illustra l’archivio del Santuario, conservato - insieme con quelli di parrocchie, seminari, collegiate e confraternite - da circa quaranta anni nell’archivio della Diocesi di Città della Pieve, che ha sede nei locali ristrutturati dell’ex-seminario in Via S. Egidio. I documenti in questione, prodotti e raccolti dagli amministratori dal 1513 alla metà del secolo scorso, sono ora condizionati in 118 buste (faldoni); il fondo è stato in gran parte schedato e riordinato, e questo ne ha reso più agevole l’esame.

La prima serie archivistica descritta è il Carteggio (1524-1987), che raccoglie documentazione di soggetti diversi, come i cappellani, i priori, i massari, i pievani, nei loro rapporti con le autorità ecclesiastiche; poi, in epoca postunitaria, gli atti prodotti dalla Congregazione di carità di Panicale e dalla parrocchia.

La serie Registri contabili (1525-1865) contiene novantadue registri di grande formato condizionati in trentasei buste; tra di essi, i ventisette registri cinquecenteschi - di Amministrazione generale e di Entrate e uscite - costituiscono il nucleo imprescindibile per conoscere le committenze agli architetti e agli artisti che contribuirono con la loro opera alla fabbrica e alla decorazione della chiesa e sono senza dubbio i documenti più consultati dell’archivio.

In sei buste sono conservate le ottanta Vacchette per l’officiatura, cioè i caratteristici registri alti e stretti nei quali si registravano le messe celebrate nel tempio, tra il 1661 e il 1970, dai cappellani e dagli altri sacerdoti.

Infine, nelle ultime cinque buste, che portano l’intitolazione Mongiovino, documenti in evidenza, sono stati collocati numerosi atti in originale o in copia, selezionati arbitrariamente, dal punto di vista archivistico, da altre serie, in particolare dal Carteggio; sono tutti rilevanti, riguardo alla storia, all'arte e alla gestione amministrativa del Santuario. In parte furono probabilmente enucleati dalla sistemazione originaria da monsignor Fiorenzo Canuti, autore nella prima metà del secolo scorso di pubblicazioni e ricerche sul Santuario, e, infatti, sono mescolati agli appunti e alle trascrizioni dello studioso. Del resto, documenti provenienti dall’archivio del Santuario sono anche presenti tra le carte del fondo Canuti, anch’esso conservato nell’archivio diocesano.

Il volume, promosso dalle Confraternite del Santissimo Sacramento e della Buona Morte in Mongiovino e dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria, è stato finanziato dal GAL (Gruppo di azione locale) Trasimeno – Orvietano. Il coordinamento scientifico è del soprintendente archivistico Mario Squadroni, il progetto grafico e l’edizione sono della Fat Chicken s.n.c., le fotografie provengono dagli archivi GAL e Fat Chicken e dai funzionari della Soprintendenza archivistica Alessandro Bianchi e Fabrizio Mentani.

 

 

mongiovino

Santuario di Mongiovino, 2014

 

capitello

Santuario di Mongiovino, portale posteriore, particolare di un capitello

 

 

madonna vacchetta

Madonna col Bambino, seconda metà del sec. XIV. Santuario di Mongiovino,

Cappella della Madonna, altare maggiore

Mongiovino, gennaio 1772 "Vacchetta degli Oblighi di Messe ingiunte

alla Pia Casa di Mongiovino..."

Archivio storico diocesano di Città della Pieve,

Fondo Santuario Mongiovino