Attività culturali svolte nel 2014

Presentazione inventario on line: L’archivio storico dell’Abbazia di San Pietro in Perugia 1002 - 1934

 

 

 

 

 

 

 

archivio monastero s. pietro

Miniatura tratta dal catasto del 1498 del Monastero di San Pietro di Perugia

coperta front

coperta retro

 
Giovedì 4 dicembre 2014, ore 17,30
 
Aula Magna, Complesso monumentale di San Pietro in Perugia
Perugia, Borgo XX Giugno, 74
 
Presentazione inventario on line:
 
L’archivio storico dell’Abbazia di San Pietro in Perugia
(1002 – 1934)
 
 
Saluti: Franco Moriconi, presidente Fondazione per l’Istruzione agraria in Perugia e magnifico rettore
Mario Squadroni, soprintendente archivistico per l’Umbria
 
Coordina:  Cristina Galassi, consigliere della Fondazione per l’Istruzione agraria in Perugia
 
Interventi: Mara Moriconi, archivista libero professionista
Silvia Lonzini, archivista libero professionista
Stefania Maroni, funzionario della Soprintendenza archivistica per l’Umbria
 
Seguirà aperitivo
 

 

L’inventariazione del prestigioso archivio è stato realizzata dalle archiviste Silvia Lonzini e Mara Moriconi, con il coordinamento scientifico della funzionaria della Soprintendenza archivistica Stefania Maroni. Il progetto è stato finanziato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con i fondi stanziati per i beni culturali danneggiati dal sisma che colpì l’Umbria e le Marche nel 1997.
Nel corso del lavoro, oltre all’indispensabile confronto con tutti i mezzi di corredo preesistenti, è stata inventariata documentazione (disegni, piante, documenti a stampa, atti amministrativi e anche alcune pergamene, relativi ad un arco di tempo compreso tra il XVII e il XIX sec.) mai prima presa in considerazione, della quale i più ignoravano l’esistenza.
Si tratta di un inventario di grande importanza, sia per l’antichità e la completezza della documentazione in esso descritta sia per la molteplicità delle discipline che può interessare, a partire dalla storia della Comunità Benedettina fino alla storia economica e sociale dell’Umbria di circa mille anni.
Il volume è pubblicato, per ora, soltanto online in formato PDF.

 

La pubblicazione in formato PDF è consultabile con questo link: 
 

 
 
 

Presentazione e consegna delle Carte del Partito Comunista Italiano - Sezione di Assisi 1944 - 1949

 

 

 


 

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Tessera del PCI, sezione di Assisi, 1945

 

Le carte della Sezione di Assisi del Partito Comunista Italiano (1944-1948) donate alla Sezione di Archivio di Stato di Assisi

 

 

Venerdì 14 novembre 2014, ore 10.30 - Sezione di Archivio di Stato di Assisi, Corso Giuseppe Mazzini 10

 

Presentazione e consegna delle Carte del Partito Comunista Italiano - Sezione di Assisi (1944-1949)

 

Saluti

Paolo Franzese, direttore dell’Archivio di Stato di Perugia

Mario Squadroni, soprintendente archivistico per l’Umbria

 

Interventi

Paola Mercurelli, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria

Giovanna Bacoccoli, Soprintendenza archivistica per l’Umbria

Simona Cambiotti, Soprintendenza archivistica per l’Umbria

 

Coordinamento

Paola Monacchia, referente della Sezione di Archivio di Stato di Assisi

 

 

 

Le carte della Sezione di Assisi del Partito Comunista Italiano (1944-1948), dichiarate di interesse storico particolarmente importante il 20 novembre 2013, sono state donate alla Sezione di Archivio di Stato di Assisi e sono dotate di un elenco di consistenza, redatto da Giovanna Bacoccoli e Simona Cambiotti, funzionarie della Soprintendenza archivistica per l’Umbria.

 

 

 

Inaugurazione mostra "Tesori nascosti. Cartoni e lastre fotografiche dello Studio Moretti Caselli"

 

 

Venerdì 7 novembre 2014, ore 16.30 – Perugia, Studio Moretti Caselli, via Fatebenefratelli, n. 2

 

Ore 16,30 - Saluti di benvenuto: Anna Matilde Falsettini e Maddalena Forenza, Studio Moretti Caselli

                                                    Mario Squadroni, soprintendente archivistico per l’Umbria

           

ore 17,00 - Il restauro dei cartoni, Rosella Martinelli

 

ore 17,30 - La digitalizzazione delle lastre fotografiche: alcune interessanti scoperte, Giorgio Panduri

 

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni, dalle ore 10,00 alle 13,00, fino al 18 novembre 2014

 

 

Con il patrocinio del Comune di Perugia

 

   

    Opuscolo "Tesori nascosti" in formato PDF

 

 

Laboratorio Moretti Caselli

Francesco Moretti nel suo Studio in via Fatebenefratelli, lastra fotografica, inizi ’900

 

 

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L. Caselli, Martirio di San Lorenzo, cartone, 1919

 

Presentazione del catalogo "Storie nella Storia"

 

 

 

 

 

 

Marsciano

 

Presentazione del catalogo Storie nella Storia. Brunone Moneta e gli altri. Storie di ragazzi marscianesi durante la Grande Guerra

 

4 novembre 2014 – Centenario della Grande Guerra

Marsciano, Teatro Concordia

ore 10.00

Il soprintendente archivistico Mario Squadroni presenterà Storie nella Storia, catalogo della mostra documentaria «Brunone Moneta e gli altri. Storie di ragazzi marscianesi durante la Grande Guerra».

Interverrano le curatrici del volume.

Ore 10.30

Conferenza di Franz Brunnen: La guerra tra le rocce e le stelle

Il catalogo “Storie nella storia. Brunone Moneta e gli altri. Storie di ragazzi marscianesi durante la Grande Guerra” è il risultato del lavoro svolto per la mostra documentaria, che, inaugurata a Marsciano il 31 maggio u.s., avrà termine il 10 novembre prossimo.

Il catalogo, edito da Soprintendenza archivistica per l’Umbria – Comune di Marsciano – Istituto omnicomprensivo Salvatorelli Moneta, si articola in due parti. La prima è dedicata al soldato Brunone Moneta primo ufficiale marscianese caduto al fronte al quale è stata intitolata, a Marsciano, una scuola. La seconda è riservata al percorso espositivo della mostra documentaria.

I testi sono stati curati da Maria Laura Marrone, Rita Paoli, Cinzia Ragni, insegnanti dell’Istituto omnicomprensivo Salvatorelli-Moneta di Marsciano; la cura redazionale è di Simona Laudenzi, il progetto grafico e l’impaginazione di Gianluca Pistelli, entrambi funzionari della Soprintendenza archivistica per l’Umbria.

 

 

 

Archivio privato Ingegnere Carlo Cucchia

 

 

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Policlinico di Perugia,  progetto dell'ingegnere Carlo Cucchia

 

 

L’archivio dell’ingegnere Carlo Cucchia

 

L’ingegnere Edoardo Cucchia, nipote dell’ing. Carlo, ha consegnato alla Soprintendenza archivistica per l’Umbria altra documentazione prodotta dal nonno e recentemente rinvenuta.

Le carte saranno riordinate, inventariate e infine accorpate a quelle già sistemate, nel 2009, dalle funzionarie della stessa Soprintendenza, Giovanna Bacoccoli e Simona Cambiotti.

Dichiarata di interesse storico particolarmente importante nel 2010, la documentazione è stata depositata presso l’Archivio di Stato di Perugia.

Figlio di Ilario Dario Cucchia e di Alda Mercuri, nato a Perugia il 4 settembre 1901, Carlo Cucchia si diplomò nella sua città nel Regio Istituto Tecnico nel luglio 1918 e si laureò in Ingegneria industriale elettrotecnica il 23 novembre 1924 presso il Politecnico di Torino, dopo aver frequentato per un anno l’Università degli studi di Roma. Terminato il servizio militare di leva nel Genio Radiotelegrafisti, uscito con il grado di sottotenente, nel 1926 aprì uno studio di ingegneria a Perugia, dedicandosi soprattutto alla soluzione di importanti problemi di tecnica applicata all’agricoltura e specializzandosi in impianti di essiccazione dei tabacchi. Si interessò anche di impianti di irrigazione, progettando e costruendo numerosi laghetti artificiali, collinari e in pianura, per la raccolta di ingenti quantitativi d’acqua a scopo irriguo per le colture industriali.

Nel 1930 progettò i primi grandi edifici che l’Istituto Autonomo per le Case Popolari Annibale Vecchi, divenuto poi Istituto per le Case Popolari della Provincia di Perugia, costruì a Borghetto di Prepo; si trattò di un complesso di cinque palazzi con cento appartamenti, con i quali nacque la via Dalmazio Birago a Perugia.

Lo studio d’ingegneria Cucchia vinse, nel 1935, il concorso nazionale per la progettazione del nuovo Policlinico di Perugia, importante complesso che fu successivamente realizzato sotto la direzione dell’ing. Carlo e che costò circa dieci milioni di lire. Progettò e costruì, inoltre, la Casa di cura Porta Sole, dei professori Cucchia e Barola.

Nel 1937, su commissione della nobildonna Caterina Serena Bonucci, progettò il Teatro oratorio “Bonucci” di Ponte Felcino conosciuto con l’appellativo “Teatrino delle suore”.

Nel periodo fascista si occupò delle strade dell’Albania e, insieme ad altri, fece uno studio finalizzato alla realizzazione di un porto in Etiopia attraverso l’allagamento di una vasta zona prossima alla costa (cfr. N. Betti, A. Calderoni, C. Cucchia, M. Giuliani, Progetto per il riempimento di acqua della depressione Dancala (piano o deserto del sale) e costruzione di un canale, Perugia, s.n., s.d.).

Durante l’ultima guerra, dal 1940 al 1943, in Albania realizzò: due padiglioni dell’ospedale militare di Tirana; molti chilometri di piste e strade, con importanti ponti e gallerie per l’A.M.M.I. (Azienda Minerali Metallici Italiani), per l’estrazione del minerale cromo a Ponte Bustrizza (Pogradec); l’impianto e la gestione di una fornace di calce a fuoco continuo, a Kruja.

Nel 1944, costretto a fuggire dall’Albania e tornato in Italia, l’ing. Cucchia si impegnò nella costruzione di gallerie ricovero in varie zone dell’Umbria, tra cui Castiglione del Lago e alla ricostruzione di numerose case coloniche distrutte in seguito agli eventi bellici, compresi vari accessori poderali dell’azienda agricola paterna. A Roma costruì case per l’Unione Italiana Ciechi in via Bitinia e altri appartamenti e negozi, oltre a una grande autorimessa. Nella sua città progettò e realizzò edifici privati, ma anche pubblici e religiosi. Tra le sue opere sono da segnalare un palazzo in viale Roma, il parcheggio del mercato coperto, l’Istituto di chimica biologica e bromatologica ed ampliamento dell’Istituto di chimica farmaceutica dell’Università degli studi di Perugia, l’alloggio per il personale del carcere giudiziario, la sopraelevazione delle palazzine INCIS, i padiglioni più recenti dell’Ospedale di Santa Maria della Misericordia a Monteluce, la chiesa di Santa Maria di Colle a Perugia; inoltre, costruì due scuole per il comune di Assisi, il canale del Chiani vicino alla strada Pornello-Montegiove, gli acquedotti per i comuni di Otricoli e Ferentillo. Si occupò del ripristino delle stazioni ferroviarie sul tronco Magione-Perugia e, infine, eseguì importanti lavori di difesa sulle sponde del fiume Tevere a monte di Orte.

Negli anni Cinquanta, l’ingegnere Carlo Cucchia fu consigliere comunale e provinciale e venne nominato membro di tutte le commissioni tecniche, compresa quella per il nuovo ospedale psichiatrico e dell’acquedotto consorziale di Perugia.

Alla sua morte, avvenuta il 31 dicembre del 1971, il figlio Franco, nato a Perugia il 23 settembre 1934, anch’egli laureato in Ingegneria presso l’Università degli studi di Roma, proseguì l’attività professionale del padre, ma non per molto, a causa della prematura scomparsa in un incidente stradale a Magione, il 23 luglio 1982.

L’archivio è stato riordinato e inventariato da Giovanna Bacoccoli e Simona Cambiotti funzionarie della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, dichiarato di interesse storico particolarmente importante nel 2009 e depositato presso l’Archivio di Stato di Perugia nel 2010.

 

 

 

Altri esempi di progetti realizzati dall'ingegnere Carlo Cucchia:

 

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La Grande guerra 1915 - 1918. Uomini armi e campi di battaglia

 

Domenica 5 Ottobre si è tenuta la manifestazione nazionale "Domenica di Carta 2014: la voce della storia e dei libri", promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per valorizzare il ricco patrimonio documentario e bibliografico conservato negli archivi e nelle biblioteche.

Durante tutta la giornata è stato possibile visitare Archivi di Stato, Soprintendenze archivistiche e Biblioteche pubbliche statali.

La Soprintendenza archivistica per l’Umbria ha organizzato in sede una giornata incentrata sul tema "Prima guerra mondiale in Umbria, aspetti poco noti".

Il pubblico, che è intervenuto numeroso, ha potuto conoscere la storia della Legione cecoslovacca che fu di stanza nella nostra regione, ascoltare la lettura dei diari dei soldati al fronte e assistere alla presentazione in power point di cartoline d’epoca provenienti da collezioni private.

È stata inoltre inaugurata la mostra "La Grande guerra 1915-1918. Uomini armi e campi di battaglia", che è stata allestita utilizzando opere a stampa provenienti dalla Biblioteca privata del tenente colonnello Manlio Magnini di Deruta e che resterà accessibile ai visitatori fino al 15 ottobre, negli orari di apertura della Soprintendenza.

 

 

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